La Ferratella: seconda tappa del percorso di archeonatura "Antica Pisciarelli".
Inoltrandosi nei boschi pisciarellesi, in vocabolo Villa Flavia l'escursionista accorto potrà rinvenire i solitari e sperduti resti della "piccola ferrata" o "Ferratella", un vecchio forno fusorio. La struttura, costruita anche con laterizi recuperati da una villa romana, era ancora in attività quando vi passò il Nibby, durante una delle sue perlustrazioni della campagna romana, attorno agli anni '30 dell'800. La struttura è tipologicamente affine alla forno fusorio che si incontra in loc. Castel Giuliano di Bracciano, lungo il sentiero che conduce alle cascatelle.
Nei pressi si trovano altri resti murari facenti parte di un edificio che ospitava i lavoratori della ferrata o i coloni che lavoravano le terre nei paraggi, un tempo coltivate.
La Ferratella |
Nei pressi si trovano altri resti murari facenti parte di un edificio che ospitava i lavoratori della ferrata o i coloni che lavoravano le terre nei paraggi, un tempo coltivate.
Resti di edificio abitativo sito nei pressi della Ferratella |
Vicino al forno fusorio, come ricorda il Nibby, "trovasi la sorgente [dell'acquedotto Paolo] più occidentale di tutte, denominata della Ferratella": essa si trovava all'interno della "vigna denominata allora del Tenente".
Particolare di una mappa del XVIII sec. |
Come arrivare.
Procedendo lungo la strada comunale int erra battuta che nasce sulla via Olmata Tre Cancelli, passato il ponte sul fosso di Boccalupo, si noterà sulla sinistra un sentiero che costeggia la rete di delimitazione di una proprietà priva al cui interno è visibile una scenografica casa sull'albero. Arrivato all'altezza della casa sull'albero il sentiero piega sulla destra, per poi morire dopo pochi metri: procedere dritti davanti a sé, facendosi largo tra la vegetazione, per circa 300 metri. Il primo manufatto che si rinverrà, sulla destra, è uno dei muri dell'edificio abitativo: più avanti, cercando di mantenere la direzione, apparirà la facciata della Ferrata. Poiché non esiste un vero e proprio sentiero che conduce fino ai monumenti sarà necessaria aprirsi un varco tra la vegetazione: prima di avventurarsi sarà necessario vestirsi adeguatamente (scarpe pesanti, vestiti lunghi, guanti), armarsi di bastone e, possibilmente, di un falcetto, verificare di avere campo sul proprio telefono cellulare, e munirsi di una scorta di acqua. Evitare di avventurarsi da soli.
La Ferratella nel Catasto Gregoriano |
Tappa precedente: Archi di Boccalupo
Tappa successiva: Bottino del Belluccio
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