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il borgo di Vicarello |
L'abbondanza e la qualità delle acque termali che qui sgorgavano hanno determinato che Vicarello fosse frequentato ininterrottamente fin da epoche remote: la località era infatti conosciuta e apprezzata dagli etruschi di età arcaica, come testimoniano le tombe e la stipe votiva ritrovata nell'area,e le monete greche ed etrusche risalenti al VII sec. a. C.
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resti delle Acquae Apollinares Novae |
In età romana Vicarello appartenne all'imperatore Marco Aurelio ed era noto come Vicus Aurelius. In questa fase vengono costruite le imponenti terme delle
Acque Apollinares Novae, nel cui sito furono scoperti, nel 1852, i famosi
vasi di Vicarello.
In epoca medioevale Vicarello divenne un castello, feudo della potente famiglia
di Vico. Nel 1367 Vicarello risulta diruto e ridotto a semplice tenuta, la cui proprietà, dopo alcuni passaggi di mano tra il
Monastero dei SS. Andrea e Gregorio al Celio, la famiglia degli
Anguillara, e il
Monastero di San Saba, viene stabilmente attribuita a quest'ultimo. Nel 1561 S. Saba e tutti i suoi beni vengono incorporati al
S. Spirito in Sassia, e nel 1573 di nuovo scorporati e ceduti al
Collegio Germanico, che cedono in
enfiteusi Vicarello alla famiglia Orsini di Bracciano. Nel 1692, per un canone non pagato, il Collegio Germanicò rientrò nel pieno possesso di Vicarello, ove, nel 1737, costruì uno stabilmento termale, divenuto noto con il nome di Bagni di Vicarello.
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tratto epigeo dell'Acquedotto Paolo presso Vicarello |
Ai piedi della collina di Vicarello si conserva tutt'ora un imponente tratto epigeo dell'Acquedotto Paolo.
Come arrivare.
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all'acquedotto |
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al borgo |
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alle terme |
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