Il fontanile e il bottino del Micciaro, diciannovesima tappa del percorso di archonatura "Antica Pisciarelli".
bottino del Micciaro |
Si tratta di una struttura preesistente all'Acquedotto Paolo, successivamente restaurata da Paolo V e incorporata nella sua opera di ingegneria idraulica.
Il nome Micciaro deriva da miccia, termine toscano con cui si indicano gli asini, e, in particolare, le femmine della specie: in questo punto, infatti, erano soliti sostare i villici che, a dorso d'asino, si incamminavano verso le terre a nord di Bracciano. L'origine toscana del termine si spiega con il popolamento, storicamente documento, di Pisciarelli (e della vicina Manziana) da parte di capannari provenienti dalla Maremma e dal Senese. Il flusso di toscani verso il Lazio ha raggiunto il picco a metà del '500, in seguito alla sconfitta e annessione di Siena per opera del duca di Firenze Cosimo I de' Medici (poi Granduca di Toscana): comunità di toscani, tuttavia, erano insediate nel territorio già dal medioevo.
bottino del Micciaro |
Nel bottino del Micciaro si raccoglievano ben "39 vene ed un grosso capo di acqua acidula": ancora oggi chi ha la fortuna di poter assaggiare quest'acqua (ad es. gli ospiti di Borgo Paola), può riconoscerne il particolare sapore.
epigrafe posta sul bottino del Micciaro |
Le ragguardevoli dimensioni del bottino, con una lunghezza pari a 60
palmi (circa 40 metri) e una profondità di circa 5 metri, ne facevano la
struttura "più insigne tra quelle costrutte da Paolo V": per questo
motivo sfoggia con orgoglio l'epigrafe del Papa "A. P.", trasformata
poi, in epoca postunitaria, in "A. R." (Acqua Romana) scalpellando un
trattino in più.
Come arrivare.
Fontanile e bottino si trovano ai due lati di via del Micciaro (adiacenti la strada), davanti all'ingreso di Borgo Paola, nel tratto asfaltato. Il bottino si trova in salita, dietro una recinzione.
Nessun commento:
Posta un commento