domenica 11 agosto 2013

"Antica Pisciarelli" 10: il casale Pettinicchia

Il casale Pettinicchia, decima tappa del percorso di archeonatura "Antica Pisciarelli".

Casale Pettinicchia

Casale Pettinicchia è uno dei tanti casali abbandonati nascosti tra i boschi di Pisciarelli.

Casale Pettinicchia

La sua fondazione risale a non più tardi degli inizi dell'800: è infatti segnato nel catasto Gregoriano come "Casa di proprio uso" e intestato ad un certo Carlo Cencelli. Agli inizi del secolo successivo risulta inglobato nel patrimonio degli Odescalchi, ma in stato di abbandono: nel volume Relazione sui miglioramenti apportati nel Ducato di Bracciano da S. A. il Principe Don Baldassarre Odescalchi edito da Strabioli nel 1906 si accenna ad un progetto di ristrutturazione.



Casale Pettinicchia in una carta dello Stato Maggiore antecedente al 1894

Alcune tracce di ingentilimento nella struttura lasciano ipotizzare che il casale, non fosse destinato unicamente ai coloni e alle attività agricole, ma anche come casotto di caccia del principe (funzione compatibile anche con la sua ubicazione a ridosso della selva).

Tracce di ingentilimento

Il casale poggia sopra una falda acquifera sfruttata per l'acquedotto Paolo: in un angolo della cantina, si rinviene un modesto scavo che serviva, forse, ad intercettare la falda e a creare un piccolo pozzetto.

Casale Pettinicchia (cantina)

La sorgente delle 25 vene, così designata "perché in essa unisconsi 25 sorgenti", è il terzo punto di alimentazione dell'Acquedotto Paolo. Il bottino si trova pochi metri più in basso del casale Pettinicchia.

Bottino della sorgente delle 25 vene (interno)

Attraverso un'apertura provocata dal tempo è stato possibile fotografare l'interno: si nota la presenza d'acqua e di alcune aperture triangolari che servono alla captazione della stessa.



Tappa precedente: via Clodia
Tappa successiva: bottino della sorgente delle Venticinque vene

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